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La prescrizione, spiegata facile facile, da un azzeccarbugli


La prescrizione, spiegata facile facile, da un azzeccarbugli

LA PRESCRIZIONE. 
Facciamo chiarezza.
In questi giorni, a seguito di proposte legislative formulate dall'attuale compagine governativa, e, soprattutto, delle dichiarazioni sui social del ministro della Giustizia, imperversa la polemica sull'istituto della prescrizione.
Come al solito, dicono la loro tanti laureati all'università della vita che si "informano" sul web o che hanno il "cugggino", iscritto al 7°anno fuori corso della facoltà di Giurisprudenza, che ha spiegato loro cos'è la prescrizione.
Proviamo a spiegarlo anche noi, che ci siamo, molto banalmente, laureati in una Università degli Studi e che svolgiamo la professione di Avvocato da qualche anno.
Innanzitutto, il Codice Penale distingue due istituti: la prescrizione del reato e la prescrizione della pena.
Parliamo, per ora, solo della prima.
Si ha prescrizione del reato allorquando lo stesso si estingue per decorso del tempo.
In altri termini, il legislatore assegna allo scorrere del tempo una rilevanza circa il suo interesse a proseguire l'azione penale.
Detto in un altro modo, più passa il tempo, meno interesse ha lo Stato ad accertare i fatti e verificare se gli stessi costituiscano reato.
I termini di prescrizione, ovvero il tempo che ci vuole affinchè si verifichi la condizione, sono diversi. Variano, ovviamente, in relazione all'allarme sociale.
Più grave il reato, più lunghi sono i termini, cioè è maggiore il tempo che ci vuole.
I reati per i quali è prevista la pena dell'ergastolo, anche come effetto di circostanze aggravanti, non si prescrivono.
Quindi, se il vostro "cuggino" informato vi dice che, grazie alla prescrizione, un serial killer potrebbe farla franca vi sta dicendo una baggianata grande quanto una casa.
Ma quali sono i termini?
Il codice penale è abbastanza "tecnico" nello spiegare come si calcolano i termini. Il presente, però, non è un saggio giuridico, ma il tentativo di provare a dissipare inesatti luoghi comuni. Pertanto, per farla breve, possiamo dire che i reati meno gravi, quelli cosiddetti "contravvenzionali", si prescrivono al massimo in cinque anni, mentre in generale, per i delitti, al massimo in sette anni e mezzo.
Per i reati più gravi, invece il termine di prescrizione può essere anche raddoppiato. Ma tra i reati più gravi, secondo il legislatore, vi è anche l'omicidio colposo e quello stradale ad esempio.

Quindi, andiamo a tempi di prescrizione ultra decennali.

Insomma prima che un reato si estingua per prescrizione, sopratutto se parliamo di reati gravi ce ne vuole.

Ma allora perchè tante discussioni?

Proviamo a riassumere.
La proposta formulata dal Ministro della Giustizia ipotizza che la prescrizione si fermi al momento della sentenza di primo grado.
In altri termini, dal momento in cui io sono assolto o condannato in primo grado, tutto si blocca, e i successivi gradi di giudizio non vedranno lo scorrere della clessidra che vedi nella foto.

Perchè questa scelta?

Perchè, si dice, che i tempi dei processi sono troppo lunghi e non si riesce a concludere i tre gradi di giudizio nei tempi previsti.
Quindi, invece di intervenire per accelerare i processi, che abbiano, insomma, una "ragionevole durata" ,visto che anche la Costituzione ne parla ( art.111), si decide di bloccare la prescrizione che, detta brutalmente, è l'unico spauracchio che consente un minimo di speditezza dei processi.
Se un Collegio, una Corte, non ha delle scadenze perentorie , quale esigenza avrà di accelerare i tempi per concludere un giudizio?

Si dice: "ma così tuteliamo le vittime".

Siamo proprio sicuri?

Innanzitutto vediamo cosa accade oggi.

La prescrizione, attualmente non equivale ad un'assoluzione.
Gli effetti sono gli stessi per l'imputato, che vede "estinguersi" il resto.
Ma non per la parte lesa, che magari non vedrà condannato in sede penale l'imputato, ma comunque, mantiene, se si è costituito parte civile, il diritto di proseguire l'azione civile a tutela del suo risarcimento.

Mettiamo invece che un imputato sia dichiarato innocente, e quindi assolto in primo grado.
Il Pubblico Ministero propone appello, quindi la sentenza di assoluzione non diventa definitiva e l'imputato, dovrà attendere il giudizio di appello.
Senza prescrizione questa attesa potrebbe durare svariati anni, ben più di quelli attuali.

Nel frattempo, benchè assolto in primo grado, nel suo certificato dei carichi pendenti risulterà sempre imputato.
E, per il vicino, sarà sempre un "mezzo colpevole" .

Altra e ben più grave questione, che gira per ora, è che la prescrizione è ricercata dagli avvocati che utilizzerebbero ogni sotterfugio per arrivare all'agognata meta.
Così chiedono il rinvio delle udienze perchè malati o impegnati in altri processi o magari fanno sciopero.
Peccato che in tutti questi casi LA PRESCRIZIONE SI BLOCCHI.

Proprio così.

Se un avvocato chiede un rinvio perchè sta male, perchè ha un altro processo, magari più impegnativo in un'altra città o è in astensione (sciopero), i termini di prescrizione sono congelati.

Invece non c'è sospensione quando il rinvio viene disposto dal Tribunale o dalla Corte d'ufficio o su richiesta del Pubblico Ministero.
E sono tanti questi rinvii.
Per quali motivi si rinvia un processo?
Perchè non è stato citato un teste del pubblico ministero.
Perchè il Collegio è in diversa composizione.
Perchè non si trova il fascicolo (!!)
Perchè alle 20.00 ancora il tuo processo non si può trattare.
E per mille altri motivi dove i "sotterfugi" degli avvocati non c'entrano proprio nulla.
C'entrano, invece, la carenza di personale, la cattiva organizzazione degli Uffici, il sovraccarico di lavoro.
Naturalmente, andando, di fatto, a sopprimere la prescrizione, tutti questi rinvii non sarebbero più un problema.

Nessuna scadenza, nessuna urgenza.

Quindi nessuna sentenza definitiva per tanti, tantissimi anni.
Nessuna certezza per nessuno, imputati e vittime.
Siamo sicuri che sia questo che si vuole per fare davvero Giustizia?

E tu che stai leggendo, Ti senti rassicurato all'idea che, vittima o imputato che sia, potresti stare dentro un processo per così tanto tempo?

Vedi che cosa ti consiglia tuo "cuggino" o il web.

#prescrizione #avvocati #azzeccagarbugli 

Foto
© Douglas Kirkland/CORBIS) 

 


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