Forse mai come in questo periodo, la professione legale ha perso il suo "appeal".
I motivi sono tanti/ la crisi economica, il numero elevatissimo di iscritti agli albi professionali, la riapertura dei concorsi nelle Pubbliche Amministrazioni e sopratutto un mondo che è cambiato e nel quale, sovente, l'Avvocatura ha difficoltà ad "entrare".
Troppa informatica, troppa burocrazia, troppe tasse, regole deontologiche giustamente rigorose, disistima sociale etc.
Eppure, la professione legale resta, per me, una delle attività più belle.
Perché, spesso, in questo lavoro si "può fare la cosa giusta".
Si può cambiare la vita delle persone che si affidano al tuo studio.
Si può, realmente, "fare" Diritto.
Sì, me ne rendo conto, tutti discorsi bellissimi, ma se devo pagare le bollette o l'affitto, non lo faccio "facendo la cosa giusta" o cambiando la vita delle persone.
Gli ideali non portano pane.
Questo è quello che si pensa comunemente.
Un avvocato deve pensare prima a fare i soldi, poi a tutto il resto.
Ma è davvero così?
Io penso che sia esattamente il contrario.
Faccio questo lavoro da quasi trent'anni e non ho mai avuto un ripensamento.
Non che non ci siano difficoltà, frustrazioni o crisi, ma sono proprio le criticità che ti danno la spinta ad andare avanti e non mollare.
Nei social, invece, nei gruppi di avvocati e di praticanti, prevale un senso di scoramento, di pessimismo senza speranze, di vuoto ideale.
Ecco, se un giovane laureato in giurisprudenza volesse approcciarsi alla professione legale, il primo consiglio che gli darei è quello di non leggere nulla sui social che attenga agli avvocati o ai praticanti o, quantomeno, di leggere con occhio critico.
Dovrebbe invece riflettere su quali sono realmente i suoi sogni e le sue aspirazioni.
Se sogna di passare le notti insonni in attesa di una udienza importante.
Se la Toga indossata in Tribunale è già un compenso importante.
Se crede, davvero, che studiare, facendo nottate su un appello o su una memoria, sia quello che vuole.
Perchè il punto è esattamente questo.
Se amiamo davvero il nostro lavoro, inevitabilmente si diventa bravi e si riesce.
In altri termini si guadagna.
Ma si guadagna perchè si è bravi e si ama la professione.
Non viceversa.
E' importante questo passaggio.
Se pensiamo, prima ai soldi e poi alle competenze, e vediamo quest'ultime come un passaggio doloroso, noioso ma necessario per fare soldi, probabilmente non otterremo nè l'uno nè l'altro e resteremo frustrati a scrivere meme di autocommiserazione su FB o IG.
Tanto premesso, come si scrive negli atti, veniamo al dunque.
La premessa è necessaria perchè già consente una prima "scrematura" di potenziali candidati.
Se non condividi quello che ho scritto sino ad ora non andare avanti per evitare di perdere tempo.
Se, invece, queste brevi osservazioni ti hanno acceso la lampadina, o rispecchiano quello che già pensavi in cuor tuo vai pure avanti.
La pratica forense, svolta presso uno studio legale, secondo i termini e le modalità di legge, non è un mero "step" burocratico per consentire l'accesso all'Esame di Stato di abilitazione alla professione di Avvocato.
Almeno non dovrebbe esserlo.
E' il periodo formativo in cui il/la giovane laureato/a comincia a muoversi nel "diritto vivente".
Il periodo della pratica forense è quello in cui si inizia, con fatica, a realizzare la difficile sintesi tra la formazione accademica e sovente estremamente astratta e la necessaria attitudine alla risoluzione del caso concreto.
Si tratta di maturare un’attitudine intellettuale di una certa complessità, in quanto è richiesta, da una parte, una buona formazione accademica di base e dall'altra, la voglia, o meglio, la pulsione ideale a dare riscontro concreto alle istanze dei cittadini e delle persone giuridiche, volte alla tutela dei diritti e/o interessi legittimi.
In altre parole, il "Diritto", dalle "nuvole" dell'Empireo dell'astrazione accademica, deve "calarsi" in una dimensione più terrena volta alla soluzione del caso concreto.
Un caso concreto fatto di tante esperienze umane e sociali che segnano, entusiasmano, scoraggiano e finanche spaventano.
Già, spaventano, perchè l'esperienza forense, sol che ci si pensi un poco, conferisce al Difensore una responsabilità enorme.
I clienti si "affidano" all'Avvocato perchè li assista e li difenda al meglio delle sue competenze e capacità.
E in questo affidarsi l'Avvocato percepisce la gravità, ma anche l'importanza del suo ruolo.
Ma per arrivarci occorre impegno, competenza, umiltà e dedizione e, sopratutto, passione.
Una passione che deriva dalla piena consapevolezza del ruolo del difensore, in un difficile periodo storico, in cui, a fronte delle istanze di giustizia molteplici, il numero di avvocati è cresciuto a dismisura e, talvolta, non è comunque sufficientemente qualificato o adeguato alle esigenze concreto.
La pratica presso il mio studio, nelle materie che potranno essere visionate sul sito
www.studiolegalebisagna.it, sarà sicuramente impegnativa, ma utile per comprendere e verificare la effettiva "vocazione"alla professione forense.
Perchè solo vivendo giorno per giorno sui libri e le banche dati e in udienza e davanti un programma di video scrittura, il Diritto che diventa Difesa effettiva dei Diritti, si può comprendere realmente se si voglia diventare Avvocati o, semplicemente superare, forse, un Esame per inserire il titolo nel CV per il prossimo concorso.
Aggiungo infine, per evitare di trovare questo post su Tik Tok o IG, che la persona selezionata sarà retribuita nel rispetto dell'art. 40 secondo comma del Codice Deontologico:
"2. L’avvocato deve fornire al praticante un idoneo ambiente di lavoro e, fermo l’obbligo del rimborso delle spese, riconoscergli, dopo il primo semestre di pratica, un compenso adeguato, tenuto conto dell’utilizzo dei servizi e delle strutture dello studio".
Gli interessati potranno inviare un CV all'indirizzo mail avvgiorgiobisagna@gmail.com per essere successivamente ricontattati.
La selezione consisterà in un colloquio mirante ad accertare motivazioni e competenze giuridiche acquisite durante il corso di studi.
Per favore non commentate il post, ma se volete chiarimenti mandatemi una mail all'indirizzo.
Cancellerò commenti inopportuni e non risponderò comunque a comunicazioni su messenger.